La Walt Disney Company sta per fare un passo che avrebbe dell’incredibile. Nell’ultima riunione trimestrale degli investitori a Novembre, il CEO Bob Chapek ha proposto l’ingresso della compagnia nel mondo delle scommesse. Si tratterebbe di una svolta epocale per Disney che aveva costruito per molti anni la propria reputazione sull’intrattenimento per famiglie. Proprio a causa di questa politica, la compagnia si era sempre opposta al business del gioco d’azzardo.
Un cambiamento inaspettato
Per decenni il brand di Topolino si era concentrata sulla produzione di film, serie televisive, prodotti animati e parchi giochi, rifiutando l’espansione di centri scommesse nei pressi del proprio Walt Disney World Resort in Florida. Addirittura, sulle navi da crociera Disney Cruise Line non erano presenti casinò. Una volta comprata Fox, inoltre, Disney aveva provato ad uscire da un accordo per un parco a tema Fox in un casinò resort in Malesia. Nei parchi come Disney World non ci si poteva connettere tramite WiFi a siti quali ESPN.com perché bloccati a causa di “contenuto a tema gioco d’azzardo”. Ora, invece, la proposta si configura come un cambiamento radicale nella politica della compagnia. “Poiché seguiamo gli interessi dei consumatori, dobbiamo seriamente considerare l’opportunità di entrare nell’industria delle scommesse sempre di più. ESPN è la piattaforma perfetta per questo genere di cose”, ha detto lo stesso Bob Chapek.
I motivi della scelta: un occhio rivolto ai giovani
Le dichiarazioni del Chief Executive Officer continuano, puntando l’attenzione sulla popolarità delle scommesse sportive tra i giovani. I ragazzi delle generazioni definite Millennials e Generazione Z non sono grandissimi amanti del gioco d’azzardo tradizionale. Con la diffusione sempre più ampia dello sport nella cultura popolare americana e non solo, però, sembra che i giovani appassionati siano sempre più propensi a scommettere sui risultati di partite e campionati e a giocare ai più svariati fantasy games. Se in Italia il più diffuso tra questi è e resta il Fantacalcio, con milioni di ragazzi (e non solo) che giocano ad una o più fantaleghe ogni anno, anche negli Stati Uniti questa tendenza ha preso piede. Sono sempre di più infatti i giovani e gli adulti che si organizzano in gruppi per giocare a fantasy games su basket, football o hockey.
Disney e il betting: una scommessa vincente?
Proprio a causa della poca esperienza dovuta alla lunga ostilità della compagnia verso il betting, ci sono sicuramente dei dubbi sulle reali capacità di Disney di imporsi in un’industria alla quale non ha mai dato attenzione. È lo stesso Chapek ad esprimere tali incertezze: “Abbiamo avuto delle preoccupazioni riguardanti la nostra abilità di entrare come compagnia nel mondo del gioco d’azzardo senza avere delle uscite da parte di alcuni azionisti. Tuttavia, dalle ricerche che abbiamo condotto di recente, posso dirvi che non è questo il caso. Anzi, il brand di ESPN si rafforzerà con la componente delle scommesse e il brand Disney non ne risentirà in alcun modo”. L’ingresso nel mondo del gioco d’azzardo è solo l’ultimo di una serie di grandi cambiamenti ai quali Disney è andata incontro negli ultimi anni. I loro impiegati adesso possono farsi crescere la barba, o avere tatuaggi e mostrarli, cose impensabili fino a pochi anni fa. Il brand Disney è sopravvissuto a tanti cambiamenti, e probabilmente reggerà anche con questa partnership.