Di Carlotta Desirello
Il nuovo decreto Covid
La pandemia dovuta al Covid-19 continua a condizionare la vita delle persone e, dopo i numerosi contagi che sono avvenuti durante le feste natalizie, il governo italiano ha scelto di attuare alcune modifiche relative alle restrizioni e alla questione green pass.
A tal proposito, tutti coloro che hanno più di 50 anni, a partire dall’8 gennaio, hanno l’obbligo vaccinale e dal 15 febbraio tutti i lavoratori che rientrano in questa fascia d’età dovranno mostrare il super green pass al lavoro, sia che si tratti del settore pubblico, sia che si tratti di quello privato.
Inoltre, anche per chi ha meno di 50 anni sono entrate in gioco nuove regole, tra cui il fatto che bisogna avere il green pass rafforzato per poter accedere a parecchie attività differenti. Andiamo a vedere insieme cosa è cambiato e come si modifica anche l’accesso alle sale da gioco, oltre che le regole per chi lavora in questo settore.
L’obbligo vaccinale per gli ultracinquantenni
Secondo quanto riporta il D.L. n. 1 del 2022, che sarà valido fino al 15 giugno 2022, a partire dall’8 gennaio tutti i cittadini italiani che hanno compiuto i 50 anni di età o che li compiranno entro il 15 giugno 2022, oltre che i cittadini dell’UE residenti in Italia, hanno l’obbligo di vaccinarsi, al fine di prevenire l’infezione dal virus SARS-CoV-2.
L’unico caso in cui una persona è esentata da questo decreto è quando il vaccino può comportare un accertato problema che danneggerebbe la sua salute a seguito di una malattia naturale, in condizioni ben documentate. Il medico, quindi, deve effettuare questa notifica.
Per quanto riguarda le sanzioni per coloro che non avranno iniziato il ciclo vaccinale entro il primo febbraio del 2022, oppure per chi, entro questa data, non avrà effettuato la dose che andrebbe a completare il ciclo primario nei termini previsti, o ancora per chi non avrà effettuato il richiamo nei tempi previsti dal green pass, entra in gioco una sanzione pari a 100 euro erogata dal Ministero della Salute.
Obbligo vaccinale al lavoro
Per quanto riguarda, invece, l’ambito lavorativo, a partire dal quindici di febbraio tutti coloro che hanno più di 50 anni, che siano parte del settore pubblico o privato, dovranno essere provvisti di green pass rafforzato per poter accedere al luogo di lavoro. Tutti i datori di lavoro dovranno quindi controllare che questo avvenga.
Per chi dovesse trovarsi sprovvisto del super green pass, sarà considerato assente ingiustificato, ma potrà mantenere il posto di lavoro, fino a quando non presenterà la certificazione, ma entro il quindici di giugno.
Nei giorni in cui la persona in questione sarà assente ingiustificata a lavoro non avrà diritto alla retribuzione, né a qualsiasi altro compenso. Dopo cinque giorni di assenza ingiustificata, i datori di lavoro possono sospendere il lavoratore per sostituirlo.
In ogni caso, i lavoratori non potranno accedere ai propri luoghi di lavoro senza vaccinazione e, se capiterà, ricorreranno in una sanzione dai 600 ai 1500 euro. Per quanto riguarda, invece, chi sarà esentato da tale obbligo, gli si dovranno affidare mansioni, anche differenti dalle attuali, tali da evitare i contagi, ma senza una riduzione della retribuzione.
Quando serve il green pass rafforzato
Oltre alle restrizioni relative alle persone aventi più di 50 anni, sono state immesse anche nuove regole riguardanti l’utilizzo del green pass rafforzato e quello base. Iniziamo elencando i luoghi e le attività in cui è necessario il super green pass a partire dallo scorso 10 gennaio, fino al 31 marzo:
- Negli hotel e in tutte le strutture ricettive, oltre che all’interno dei servizi di ristorazione che si sono offerti proprio da queste strutture.
- A tutte le sagre e per accedere alle fiere.
- Per recarsi a tutte le feste che si tengono dopo le cerimonie civili oppure quelle religiose.
- Per prendere parte a convegni e congressi.
- Per accedere ai servizi di ristorazione che si trovano all’aperto.
- Per usufruire degli impianti di risalita che hanno delle finalità di tipo turistico o commerciale, anche se si trovano in comprensori sciistici.
- Per potersi recare nelle piscine e nei centri natatori, oltre che per poter prendere parte a sport di squadra e accedere a centri benessere.
- Per recarsi presso centri culturali, centri sociali e anche per quelli ricreativi per le attività all’aperto.
- Per poter utilizzare mezzi di trasporto, in cui è compreso il trasporto pubblico sia locale, sia regionale.
- Per accedere alle sale gioco, alle sale scommesse e alle sale bingo e casinò.
Quando serve il Green Pass base
- Per poter accedere a servizi alla persona come i parrucchieri, i barbieri o gli estetisti.
- Per poter avere colloqui o visite in presenza con detenuti, oltre che con internati in istituti penitenziari, sia per adulti, sia per minori.
- Per accedere a uffici pubblici, servizi postali, servizi bancari, servizi finanziari e attività commerciali (a partire dal primo di febbraio).
Ulteriori aspetti da considerare
Queste misure, in ogni caso, non riguardano coloro che hanno un’età inferiore ai dodici anni o chi possiede un’esenzione per la campagna vaccinale, con un’apposita certificazione medica che sia comprovata e idonea.
Chi è titolare o gestore di una delle attività che sono state citate in precedenza, inoltre, deve avere a disposizione l’app di Verifica C19, per controllare che le persone abbiano il green pass.
Cosa cambia per giocatori e lavoratori delle sale Casinò
Alla luce di tutto, chi si vuole recare presso delle sale bingo o casinò, deve essere in possesso del green pass rafforzato, come spiegato dal nuovo decreto Covid.
Inoltre, tutti coloro che ci lavorano, che hanno più di 50 anni e che non possiedono un’esenzione dal vaccino, devono ottenere il green pass rafforzato entro il 15 febbraio, quindi, devono effettuare la prima dose entro il 31 gennaio, poiché esso è valido a partire da 15 giorni.
