Smorfia napoletana, il numero 71: tra storia ed ironia popolare

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Nel corso del periodo natalizio appena trascorso, migliaia di famiglie appartenenti al territorio italiano hanno trascorso intere serate in compagnia dei più conosciuti e ricercati giochi da tavolo. Un vero e proprio classico, un appuntamento al quale non è possibile sottrarsi negli ultimi giorni dell’anno solare. A sud del Bel Paese, in particolar modo nella regione Campania, a svolgere il ruolo di aggregatore familiare o sociale è la Tombola. Nata nel diciottesimo secolo, essa ha fin da subito rappresentato una valida alternativa ai contenuti d’intrattenimento più noti. Negli ultimi anni, invece, ha assunto il ruolo di degna erede del consueto gioco del lotto attraverso l’utilizzo di un sistema numerico che segue la falsa riga del più famoso Bingo. Riassumendo l’aspetto storico, si è soliti a collegare le origini del gioco al 1734, anno in cui ci fu un litigio tra l’allora re Carlo III di Borbone e don Gregorio, un fedelissimo uomo che occupava la mansione di confessore spirituale oltre a svolgere tutti gli altri compiti in veste di frate della comunità domenicana. Quest’ultimo, chiese proprio al sovrano di sospendere l’attività del lotto in occasione dell’Avvento poiché, stando a quanto comunicato dagli individui che prestano attenzione particolare ai fenomeni religiosi, poteva allontanare parte della popolazione dalla preghiera. La tombola, dunque, venne inventata proprio dai cittadini per trascorrere del tempo in compagnia di risate e puntate visto il divieto imposto dal re per il gioco pubblico.

Come funziona la tombola?

Anche la Tombola rientra nella grande categoria dei giochi d’azzardo, proprio come tutti quei giochi che necessitano un pagamento economico per la partecipazione. Come accennato in precedenza, il sistema è molto simile a quello del Bingo, con piccole differenze popolari che riguardano l’esperienza di gioco. Soprattutto a Napoli e nelle zone limitrofe, si è soliti ad accompagnare l’estrazione di uno dei novanta numeretti con l’utilizzo di alcuni termini dialettali che racchiudono significati del vasto universo della Smorfia, vale a dire un libro che storicamente viene utilizzato per interpretare nel miglior modo possibile i sogni per poi giocare i numeri equivalenti al lotto. Per giocatore alla tombola, praticamente, non è richiesta alcun tipo di abilità personale. Il tutto, infatti, viene deciso dalla sorte. I giocatori hanno il compito di selezionare alcune cartelle che riportano su di esse una serie di numeri. Al momento dell’estrazione, bisogna occupare la casella con una pedina nel caso ci fosse una congruenza tra l’estratto dallo specifico contenitore ed uno dei cosiddetti numeretti in possesso.

L’evoluzione dei casinò: la Tombola online

Grazie all’evoluzione della tecnologia, l’esperienza dei casinò è approdata anche sul web. Si è passati, infatti, da strutture fisiche, come ad esempio bar di quartiere o centri di scommesse sportive, a piattaforme digitali nei quali trovare contenuti videoludici come slot machine e roulette. Tra questi, spicca anche la Tombola, la quale segue le stesse regole del gioco fisico. Tuttavia, per accedere ai siti che permettono di giocare ad uno dei più famosi passatempo è necessario aver compiuto la maggiore età, dunque diciotto anni, per rispettare le norme imposte ed attualmente in vigore nel territorio italiano. Sconsigliata, inoltre, la registrazione sui domini di casinò online che non esibiscono nella propria homepage il logo di AAMS poiché potrebbero essere illegali e non in linea con il regolamento ed il controllo dell’Agenzia dei Monopoli e delle Dogane.

Il numero 71: storia e tradizione per il popolo

Nonostante le diverse interpretazioni che solitamente sono riservate agli elementi della Tombola, alcuni numeri vantano una specifica conoscenza comune. E’ il caso del 71, il quale rappresenta l’uomo privo di valore che nel dialetto napoletano equivale al cosiddetto “ommo e mer*a“. Si tratta di un appellativo che viene attribuito ad individui che provocano delusione dal punto di vista individuale o collettivo sia in ambito quotidiano che lavorativo per indicare mancanza di dignità, nonché di decoro. Soffermandosi sull’aggettivo che accompagna il nome, risulta abbastanza semplice costruire l’identità nascosta che caratterizza il numero in questione. Un profilo altamente egoista, fuori dal comune, spesso e volentieri disonesto o addirittura crudele. Insomma, un termine alquanto particolare considerando comunque la propria etimologia.

L’ironia della Tombola nello sport

Il popolo napoletano si è fin da sempre contraddistinto per la fantasia e l’originalità che caratterizza il quotidiano all’ombra del maestoso Vesuvio. La città partenopea vanta un legame unico con il mondo dello sport, in particolar modo con il calcio e la squadra del Napoli poiché si tratta dell’unica metropoli del territorio italiano nella quale milita soltanto un club calcistico di rilevanza assoluta sia nazionale che internazionale. Tuttavia, in alcune occasioni, la passione dei supporters azzurri, appellativo attribuito ai tifosi per i colori sociali della società, è stata tradita da alcuni protagonisti. E’ il caso di Gonzalo Higuain, il quale decise di trasferirsi alla Juventus, rivale storica per i napoletani, dopo anni di magie nell’allora stadio San Paolo. Al fuoriclasse argentino sono state dedicate diverse manifestazioni social di disprezzo con il continuo utilizzo di termini provenienti dalla Smorfia, tra questi proprio il famosissimo 71. Il numero in questione vanta diversi accostamenti al mondo del calcio, basta pensare che in occasione di un incontro di Serie A, massima competizione italiana, venne esposta una bandiera bianconera con su scritto “Quagliarella 71”, calciatore anch’esso traferitosi alla Juventus dopo aver indossato la maglia azzurra. Tuttavia, negli anni successivi è stato scoperto il vero motivo del “tradimento”, vale a dire la paura suscitata da uno stalker raccontata nei minimi dettagli dal protagonista stesso nel corso di una commovente intervista. Insomma, massima ironia che, oltre al mondo dello sport, ha coinvolto diversi settori come la politica ed il mondo dello spettacolo. La Smorfia resiste all’evoluzione delle consuetudini, confermandosi una massima fonte di originalità per il popolo nazionale.

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